Poco più a sud di Grosseto, superato il fiume Ombrone e la località di Alberese, ci troveremo nel cuore della Maremma, nella parte che più ha mantenuto l'aspetto originario.
Le rovine delle vicine Vetulonia, Roselle e Populonia, testimoniano la presenza degli Etruschi nel territorio, i quali fondarono diverse città rese potenti dai commerci con i popoli del Mediterraneo.
Piazza Garibaldi, Massa Marittima
Questa supremazia commerciale continuò anche nel Medioevo attraverso l'edificazione di nobili cittadine come Piombino e Massa Marittima, che furono importanti centri minerari famosi in tutta l'Europa.
La laguna di Orbetello
La zona della Maremma si spopolò dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente.
Le paludi formatesi alla foce dei fiumi e le frequenti inondazioni, favorirono la diffusione della malaria, che dette alla Maremma una fama tristemente nota.
I campi furono lasciati all’incuria, le città abbandonate e l’agricoltura per secoli cessò.
"Vi era ancora trent'anni fa, chi evitava di attraversare quel territorio a costo di allungare il viaggio, e vi era invece il viaggiatore romantico, attirato da quel miscuglio di antica civiltà e vita selvaggia. Gli uccelli di palude si alzavano di scatto, gli acquitrini si coloravano di rosso al tramonto, gli alberi senza sottobosco si stampavano neri e piatti contro la luce come ombre cinesi; il cavallo col buttero balzava fuori d'improvviso... quasi che si muovesse in un altro mondo"
da Viaggio in Italia di Guido Piovene
Il territorio fu bonificato a partire dal 1828 dai Lorena, i Granduchi di Toscana.
La Maremma ha assunto oggi un aspetto molto gradevole grazie ai canali di confluenza delle acque, che hanno reso possibile il prosciugamento del territorio, pur mantenendo in alcuni punti l’antico aspetto paludoso.
Il Parco naturale della Maremma protegge e tutela questo territorio dal 1975. Il Centro visite principale si trova ad Alberese.
Sono quasi 5000 km quadrati di pascoli, campi di grano e girasoli intervallati dalla macchia mediterranea dei Monti dell’Uccellina e da collinette coltivate a uliveti e vigneti che si fanno via via più fitte spingendosi verso l’interno.
Le mandrie semibrade al pascolo sorvegliate ancora oggi da qualche buttero, una sorta di moderno cow-boy, rendono il luogo assai caratteristico.
Campi di girasoli in Maremma
La costa fra Follonica e Piombino
Le coste alternano tratti rocciosi, con pareti ripide e grandi scogli, ad altri pianeggianti e sabbiosi.
La fortezza di Talamone
Le fortezze medievali sulle alture furono edificate dai conti Aldobrandeschi, i nobili di origine longobarda che risiedevano a Sovana e a Santa Fiora sul vicino Monte Amiata.
Marina di Alberese, spiagge nella Riserva dell'Uccellina
La Riserva dell’Uccellina, con le sue spiagge selvagge costeggiate da pinete, si estende per diversi chilometri fino al golfo di Talamone.
Il solitario e affascinante paesino di Talamone è noto per aver ospitato Giuseppe Garibaldi e i Mille, che qui sostarono nel 1860 durante il corso della loro leggendaria impresa.
Talamone
Anche questa fortezza fu costruita dagli Aldobrandeschi, che la usarono come presidio a controllo del mare. Nel 1500 venne ampliata dai Vicerè Spagnoli dello Stato dei Presidi e in seguito, come tutta la zona, cadde sotto il dominio del Granducato di Toscana retto dai Medici di Firenze.
Con l'estinzione del casato Medici, i possedimenti passarono ai Lorena, che iniziarono le opere di riqualifica del territorio maremmano attraverso gli importanti lavori di bonifica. I lavori sono continuati fino ai primi decenni del 1900.
Idrovora per la bonifica nei pressi di Talamone
Talamone è un paese tranquillo, con un bel porto turistico e strepitosi panorami sul mare osservabili dalle alture vicino al castello.
La località fu fortemente danneggiata dai bombardamenti dell'ultima guerra.
Proseguendo sulla costa lungo l’Aurelia, giungeremo in pochi chilometri al promontorio dell'Argentario.