Nemi si trova a circa 30 chilometri da Roma, nella verdissima zona dei “Castelli Romani”.
Il villaggio domina dall'alto il lago omonimo e i boschi circostanti.
La bellezza del paesaggio e la suggestiva posizione hanno fatto di Nemi una meta rinomata di villeggiatura dall’epoca dell'Impero romano fino ai viaggiatori del Grand Tour.
La località è stata apprezzata dai poeti romantici Stendhal, Goethe e Byron, che le dedicarono alcuni versi.
Sentiero di San Michele
Lord Byron invaghitosi di una cameriera della zona, le chiese di sposarlo, "Dite che nun lo posso sposà perchè non è romano" fece rispondere la donna...
"Grandioso!" fu la risposta di Byron, che immancabilmente si invaghì dei Castelli Romani e delle sue donne.
Gabriele D'Annunzio, altro appassionato estimatore della gastronomia e delle bellezze della zona, trovandosi in fuga amorosa ad Albano con Elvira Leoni detta la Barbarella, era solito pranzare alla trattoria di Pietro De Sanctis a Nemi.
Sul conto, trascritto in un foglietto per un totale di 5.70 lire, compare un copioso pranzo con pane, vino, maccheroni, salame, cotolette con contorno, fritto di pesce, finocchi e caffè... Segue la nota ironica del poeta che riporta al margine "essendo Barbarella lunatica e il tempo anche"
Era il 28 Aprile 1889.
Il lago di Nemi
In epoca romana nella zona dei Castelli si trovava l’antichissima Tuscolo e sulle sponde del lago di Nemi avevano costruito ville, Giulio Cesare e Caligola.
C’era poi il grande tempio dedicato alla dea Diana, Nemus Dianae, da cui deriva il nome del paese.
I resti dell'imponente costruzione si possono osservare in mezzo alla vegetazione.
Il tempio di Diana, che era la protettrice dei boschi e della caccia, richiamava frequenti pellegrinaggi dalla città di Roma.
"Gli antichi latini chiamavano il lago di Nemi "Specchio di Diana" e non senza ragione: esso ha infatti la forma di uno specchio rotondo e l'acqua lucida come il vetro riflette l'immagine di chi la guarda"
da I Commentarii di Papa Pio II Piccolomini
Il territorio di Nemi è inserito nell’area del Parco Regionale dei Castelli Romani, istituito dalla regione Lazio nel 1984 allo scopo di tutelare le bellezze paesaggistiche e archeologiche della zona.
Sul fondo del lago furono rinvenute due navi attribuibili a Caligola che purtroppo furono distrutte da un incendio nel 1944.
Lunghe più di 70 metri, erano ricche di statue, decori e mosaici. Veri e propri palazzi galleggianti adibiti probabilmente a luoghi per feste e banchetti.
I modelli delle imbarcazioni e ciò che ne rimane, sono custoditi nel Museo delle Navi Romane sulle sponde del lago.
Nemi, il paese
Santuario del Santissimo Crocifisso a Nemi
A Nemi è stata riconosciuta la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per l’ottima qualità dell’accoglienza dedicata al turista.
Numerose iniziative vengono organizzate nei diversi periodi dell’anno e durante i fine settimana estivi sono frequenti i concerti musicali nella piazzetta principale del paese.
La zona dei Castelli Romani, piena di angoli caratteristici e belle ville antiche, è spesso scenario di matrimoni e festeggiamenti che trovano qui la loro cornice ideale.
Nella passeggiata per il Corso Vittorio Emanuele imperdibile è la degustazione delle fragoline che si coltivano nella zona, con le quali vengono realizzati dolci e dessert con panna.
Coltivazioni di fragole sulle rive del lago
La Sagra delle Fragole e la Mostra dei Fiori, sono ricorrenze per cui il paese di Nemi è conosciuto.
Nei dintorni della località ci sono sentieri molto panoramici, come il romantico sentiero di San Michele, raggiungibile al termine del borgo dopo la porta ad arco del Palazzo Ruspoli.
Nemi è un luogo ideale per piacevoli weekend lontani dal caos e dalla confusione.
"In fondo a quella gola, sotto gli eterni pini e la solitudine inviolata delle querce secolari, il lago riluceva, tragico e casto, e la sua onda metallica, coi suoi riflessi d'acciaio, era lo Specchio di Diana"
da Viaggio in Italia di Hippolyte Taine, 1864